Con ApritiModa viaggio fra le eccellenze del made in Italy
Ritorna la due giorni ideata da Cinzia Sasso, dedicata quest’anno alla moda nello sport. Tutto esaurito per le visite alle oltre 100 aziende aderenti
Sold out in poche ore, al ritmo di una prenotazione ogni due minuti. La settima edizione di ApritiModa, il viaggio alla scoperta delle eccellenze del made in Italy ideato dalla giornalista Cinzia Sasso, non era ancora sulle pagine dei giornali e già aveva esaurito la disponibilità di posti. Segnale di un interesse crescente non tanto per la moda in quanto prodotto finale, quanto per tutto quello che c’è dietro: la sapienza dei laboratori artigiani e la capacità imprenditoriale delle grandi imprese, che insieme creano quei tessuti, quegli abiti e quelle calzature che fanno dell’Italia una protagonista assoluta della moda nel mondo. Sabato 21 e domenica 22 ottobre ApritiModa consentirà la visita di oltre 100 aziende grandi e piccole, su tutto il territorio nazionale. Grandi marchi e piccole realtà artigianali, che permetteranno ai visitatori di scoprire i segreti della moda italiana.
“Paradossalmente potremmo dire che ApritiModa non è una manifestazione sulla moda”, commenta l’ideatrice Cinzia Sasso. “Ma vuole raccontare il saper fare, la nostra tradizione, le nostre eccellenze. Che poi confluiscono anche nei prodotti finali dei grandi marchi. Il mio intento è stato da sempre quello di riportare la moda con “i piedi per terra”, avvicinare le persone a questo mondo che sembra irraggiungibile ai più. Invece visitando i luoghi dove la moda nasce, dove si respira la sapienza artigiana, credo si colga il fatto che dietro a ogni abito o a ogni oggetto c’è il lavoro di persone normali, che però partecipano alla creazione di qualcosa di eccezionale”.
Nella due giorni apriranno le loro porte realtà molto diverse fra loro, dal laboratorio milanese che da sei generazioni produce ombrelli fatti a mano a grandi aziende come Moncler o il gruppo OTB; dal minuscolo locale in cui, in Calabria, i telai lavorano seta, lane e ginestra, al nuovo centro di ricerca dove si studiano e realizzano i tessuti tecnici per le prestazioni sportive di altissimo livello. In questa edizione, peraltro, la moda per lo sport è protagonista: con marchi secolari come Salice per gli occhiali. O quei Moon Boot di Tecnica Group, diventati così iconici da essere in mostra al Moma di New York.
Fra le novità di questa edizione anche un’iniziativa dedicata ai giovani, realizzata in collaborazione con il main sponsor Intesa San Paolo: visite esclusive che coinvolgeranno gli studenti di vari percorsi formativi, costruite per poter permettere ai ragazzi di approfondire i temi legati al proprio ambito di studi. Si comincia con gli studenti dello IED, che visiteranno l’ombrellificio di Francesco Maglia a Milano. “Dico sempre che mi piacerebbe che ApritiModa servisse a far sì che questi lavori che sono dietro alla filiera della moda avessero lo stesso destino che ha avuto il cuoco quando è diventato chef, e molti giovani hanno iniziato a sognare di fare questa professione. Per sognare di fare qualcosa devi però conoscerla, e ApritiModa è un’occasione per conoscere cosa fanno le persone che contribuiscono a creare un oggetto di moda. Certo, anche le professioni della moda condividono le difficoltà che sono comuni a tutti i lavori manuali, ma credo che si tenda a identificare la moda con la figura dello stilista. Nell’immaginario probabilmente la moda è Armani, stilista e capo azienda, mentre se si capisse che Armani è quello che è perché ha dietro una catena che arriva fino all’ultimo lavoratore manuale, forse allora per i giovani sarebbe più facile immaginarsi come parte di quella catena. È una cosa che in questi anni abbiamo visto: la gente in tutti i posti dove va rimane a bocca aperta, perché è affascinante scoprire come nascono le cose”.
Così affascinante che agli organizzatori di ApritiModa capita anche di ricevere mail dal Brasile: la richiesta è di capire come poter organizzare dei gruppi che vengano a visitare i luoghi dove si creano le eccellenze del made in Italy.